Fin qui i fatti.
Il mio cuore piange da trentasei ore. Da quando ho scoperto che appena qualche minuto prima (il camion) o più tardi (voi) e avreste potuto essere vittime, più di come lo siete ora, di qualcuno che ha spregio della vita, sua e altrui. Il mio cuore è spaventato all'idea, impossibile anche solo da immaginare, che in un momento di festa vi potesse essere un simile pericolo. Il mio cuore piange perché invece sta pensando a chi per qualche minuto, prima o dopo, per qualche centimetro a destra o a sinistra avrebbe avuto salva la vita.
Il mio cuore piange perchè non sono capace di spiegarmi, di spiegarci, di spiegarvi perchè qualcuno possa scegliere di fare una cosa tanto scellerata. Il mio cuore piange perchè non voglio che pensiate al mondo come a un posto dove non è bello stare. Il mio cuore piange perchè è straziato dalle vostre e dalle mie paure, magari non dette o non riconosciute, ma che si approfondano dentro di noi.
Il mio cuore sorride, però. Il mio cuore sorride perchè avete scelto di stare lí. Perchè avete avuto la forza di riconoscere di essere più forti di tanta scelleratezza. Il mio cuore sorride perchè, anche se tristi per l'immenso dolore, c'è tanto bello in questo mondo e voi avete una grande voglia di trovarlo e farlo vostro. Tutto per voi, tutto da scoprire nonostante gli scellerati. Il mio cuore sorride anche perchè abbiamo scelto di venire a trovarvi anche se solo per qualche ora, per vedere dentro quei vostri profondi occhi di velluto, e con quei vostri grandi occhi di velluto guardare il bello intorno a noi. Guardarlo, ascoltarlo, annusarlo. Sentire insieme il profumo del mare, più grande di ogni male. Assaporare il suo gusto salato, perdersi nei suoi mille azzurri, più profondi di qualsiasi male.
Il mio cuore piange. Ma il mio cuore sorride, anche. Perché avete scelto di essere più forti di qualsiasi male. E domani lo faremo insieme. Piangere e sorridere. Anche se non ve lo saprò spiegare.
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